Parco delle Madonie. Geoparco riconosciuto dall’Unesco


Il Parco delle Madonie fa parte dei geoparchi riconosciuti dall’Unesco nel  2015. I geoparchi dell’Unesco sono aree geografiche singole e unificate in cui siti e paesaggi di importanza geologica sono gestiti con  la finalità della conservazione, dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile.  L’approccio è quello dal basso verso l’alto di combinare la conservazione con lo sviluppo sostenibile coinvolgendo nel contempo le comunità locali. Attualmente ci sono 127 geoparchi  in 35 paesi nel mondo. L’Italia si trova al terzo posto con 10 geoparchi  dopo la Cina con 35 e la Spagna con 11. Nel 2001 il Parco delle Madonie è stato un socio fondatore dell’European Geoparks Network mentre nel 2004 del Gobal Geopark Network. Il 17 novembre 2015 i 195 Stati membri dell’Unesco hanno creato una nuova etichetta “Unesco Global Geopark” riconoscendo l’importanza dei siti geologici.
Nel Parco delle Madonie ci sono 59 geositi, un museo geologico (Collisani di Petralia Sottana) e 6 sentieri di cui due urbani unici al mondo (Petralia Sottana e Sclafani Bagni). Negli ultimi anni nelle Madonie sono diversi i geositi valorizzati attraverso il turismo sostenibile da parte di professionisti, istituzioni e associazioni locali che hanno creato posti di lavoro per i giovani. Le esperienze del Parco Avventura di Petralia Sottana e le escursioni alle Gole di Tiberio  di Madonie Outdoor sono due esempi di questo sviluppo sostenibile del territorio.
Tuttavia i geoparchi in Sicilia, oltre a quello delle Madonie c’è quello di Rocca di Cerere ad Enna,  meriterebbero per la loro importanza la stessa attenzione da parte delle istituzioni regionali riservata ai siti culturali riconosciuti dall’Unesco cosa che fino ad oggi è mancata.